Auto ex Militari, acquistate in aste giudiziarie o da fallimenti

E’ possibile rimettere in circolazione un’auto che hai acquistato dal Ministero della Difesa o da un altro Ente Pubblico attribuendo una targa civile al posto di quella militare o dell’Ente pubblico al quale apparteneva.

Devi seguire la seguente procedura:

  • presentazione di un documento denominato Dispaccio Militare di cessione dell’auto che è rilasciato dall’Ente Pubblico che la vende
  • portare l’auto al Collaudo presso la Motorizzazione e, naturalmente, superandolo con esito positivo

Per mettere in circolazione tali auto, le norme prevedono deroghe alle norme riguardanti l’inquinamento acustico, la frenatura ed altro. Esse devono essere conformi alle norme tecniche in vigore al momento della loro prima immissione in circolazione da parte del Ministero della Difesa o di altro Ente Pubblico

Auto acquistate in aste giudiziarie o provenienti da fallimenti

Per tali auto, se erano già immatricolate e circolanti in Italia o in altro paese Ue, valgono le stesse norme delle auto vendute dal Ministero della Difesa o da Enti Pubblici

Caratteristiche tecniche delle auto acquistate dal Ministero della Difesa, da altri Enti Pubblici, in aste giudiziarie o da fallimenti

Occorre verificare che l’auto possieda ancora le caratteristiche necessarie alla circolazione anche se la stessa è stata venduta come “fuori uso”. Le caratteristiche si possono rilevare dalla targhetta identificativa sul telaio che, normalmente, reca il codice di immatricolazione dal quale si può risalire alle caratteristiche tecniche che devi richiedere al costruttore dell’auto se ancora esiste, oppure al Registro Storico di quella marca di auto, nella speranza che esista.

Va anche in questo caso allegata una dichiarazione dell’Officina che ha restaurato l’auto